Misteri Alto Sangro

Luoghi, storie e misteri del Alto Sangro

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Le rose e il pellicano

— di Concetta Rocci

Ciò che avete appena letto è narrato nel Physiologus, testo del II – III secolo d.C. redatto ad Alessandria d’Egitto che contiene la descrizione allegorica, soprattutto di carattere religioso, di animali e piante (reali e immaginari).

L’iconografia cristiana ha sempre attribuito al pellicano un alto valore simbolico accostandolo al sacrificio di Gesù sulla croce. Il sangue di Cristo, che purifica e redenta l’Umanità.

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Le indagini di Pasqualino

Le indagini di Pasqualino è una raccolta di racconti lunghi, di genere cozy mystery, scritta da Concetta Rocci e ambientata a Castel di Sangro. Ogni racconto è autoconclusivo e affronta una indagine differente, dal mistero storico, al giallo, al paranormale e tanto altro. Pasqualino e i suoi amici un po’ suonati sapranno strapparvi una risata e farvi riflettere al contempo, nella bizzarra cornice di un paese di montagna.

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cover torroni d'abruzzo

Torroni e torroncini d’Abruzzo

di Concetta Rocci

Vogliamo azzardare inoltre un possibile retaggio religioso legato alla presenza del miele non solo in gran parte dei torroni ma in molti dolci di Natale. La mitologia greca narra, ad esempio, che Zeus bambino venne nutrito con il miele delle api del monte Ida. Quindi il miele veniva considerato alimento sacro, cibo degli dei e offerto dagli dei. Non a caso, il miele ricorre spesso anche nei racconti biblici dove gli viene affidato un alto valore simbolico. Detto ciò è ipotizzabile un collegamento arcaico tra il miele e la sacralità della nascita di Gesù Bambino.

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La processione (Speciale Halloween)

— di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

La sera di un giovedì santo, una donna si attardò nella sua cucina per preparare i dolci per la Pasqua. Un po’ intimorita data l’ora tarda, decise comunque di seguire la fede e la tradizione e far visita ai Sepolcri.
Le strade erano deserte e c’era un silenzio inquietante. A ogni passo la donna sentiva accrescere il proprio timore. All’improvviso incrociò un gruppo di persone vestite di nero che procedevano come in processione.

La processione

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fuochi fatui - misteri alto sangro

I fuochi fatui di Monte Pagano

di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

Monte Pagano si trova a est di Castel di Sangro. Si ipotizza che il suo nome derivi dal fatto che fu l’ultimo rifugio dei seguaci dei culti pagani. Ad alimentare la suggestione del luogo hanno contribuito racconti e dicerie di presunti fuochi fatui: misteriose fiammelle che apparirebbero all’improvviso nel buio.

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Xenodochium-L’asilo per pellegrini

— di Concetta Rocci

Intorno al 1510 Manfredo Canofilo, vescovo della diocesi di Trivento, concesse ad una piccola comunità di frati Minori Osservanti di costruire un convento a Castel di Sangro sulla riva del fiume dedicato a Santa Maria Maddalena. È noto che il convento sorse sui ruderi di un antico xenodochium, ovvero di un ricovero per poveri, viandanti e pellegrini diretti in Terrasanta.

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Liquori d’Abruzzo

— di Concetta Rocci

“Il vino guarisce e rallegra l’uomo con il suo sano calore e la sua grande forza…”

Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179)

I liquori sono stati prodotti fin da tempi antichi, ancor prima che l’uomo perfezionasse la tecnica della distillazione. Furono soprattutto i monaci, durante il Medioevo, a elaborare preparati a base di vino, miele, fiori, erbe e radici. Tali preparati però, avevano uno scopo quasi esclusivamente terapeutico. Solo verso il XV secolo i liquori iniziarono a rivestire un ruolo gastronomico. E ciò avvenne grazie all’influenza degli Italiani.

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Il Leone

— di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

…in un bel mattino dell’estate del 1671, i Castellani e gli abitanti dei dintorni sono chiamati a partecipare ad una festa del tutto singolare, straordinaria. Molta, tanta gente convenuta anche dai vari paesi della zona, era radunata fin dall’alba davanti al palazzo de Petra, ornato di drappi di varie sorti e colori, ondeggianti dalle finestre e dalle logge. La sala maggiore brulicava di signori e signore di ogni rango, di ogni età, gareggianti fra loro in eleganza e in gaiezza di vesti di nuove fogge. Vi era tutta un’ondata di gioia schietta e vivace. Quale ragione di questa adunata festosa? Come potete immaginare, in quella mattina Don Vincenzo de Petra col rispettivo intervento del Governatore Camerlengo ed Eletti innanzi a tutti i componenti della Università, faceva collocare dentro il cortile antistante il palazzo il suo “Marzocco” in segno di padronanza e di dominio…”

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la cometa dei neanderthal

Castel di Sangro e la cometa del 1456

In questi giorni siamo stati testimoni del passaggio di C/2022 E3, più amichevolmente chiamata “La cometa dei Neanderthal”. Le comete sono affascinanti fenomeni celesti, d’inverno magari ci ricordano il Natale mentre teorie più audaci, come quella della panspermia, associano alla loro composizione la capacità di portare i mattoncini primordiali della vita e l’acqua sui pianeti del Sistema Solare.

Un tempo, tuttavia, al loro passaggio non erano associate visioni poetiche e festose. Durante il medioevo infatti le comete venivano viste come segni di sconvolgimenti, sventure e calamità naturali, fino a generare vere e proprie psicosi nelle popolazioni come anche nelle autorità: dagli scienziati agli ecclesiastici che indivano processioni, preghiere e venivano suonate le campane per esorcizzare il funesto corpo celeste.

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L’anfisbena della Maddalena

di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

Cosa rappresenterebbe il bassorilievo presente sul portale dell’ex Chiesa della Maddalena a Castel di Sangro?
Ed è possibile che questo misterioso bassorilievo sia in qualche modo legato ai Cavalieri templari?

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