Misteri Alto Sangro

Luoghi, storie e misteri del Alto Sangro

Categoria: Tradizioni popolari Page 1 of 3

cover torroni d'abruzzo

Torroni e torroncini d’Abruzzo

di Concetta Rocci

Vogliamo azzardare inoltre un possibile retaggio religioso legato alla presenza del miele non solo in gran parte dei torroni ma in molti dolci di Natale. La mitologia greca narra, ad esempio, che Zeus bambino venne nutrito con il miele delle api del monte Ida. Quindi il miele veniva considerato alimento sacro, cibo degli dei e offerto dagli dei. Non a caso, il miele ricorre spesso anche nei racconti biblici dove gli viene affidato un alto valore simbolico. Detto ciò è ipotizzabile un collegamento arcaico tra il miele e la sacralità della nascita di Gesù Bambino.

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Liquori d’Abruzzo

— di Concetta Rocci

“Il vino guarisce e rallegra l’uomo con il suo sano calore e la sua grande forza…”

Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179)

I liquori sono stati prodotti fin da tempi antichi, ancor prima che l’uomo perfezionasse la tecnica della distillazione. Furono soprattutto i monaci, durante il Medioevo, a elaborare preparati a base di vino, miele, fiori, erbe e radici. Tali preparati però, avevano uno scopo quasi esclusivamente terapeutico. Solo verso il XV secolo i liquori iniziarono a rivestire un ruolo gastronomico. E ciò avvenne grazie all’influenza degli Italiani.

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Il Leone

— di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

…in un bel mattino dell’estate del 1671, i Castellani e gli abitanti dei dintorni sono chiamati a partecipare ad una festa del tutto singolare, straordinaria. Molta, tanta gente convenuta anche dai vari paesi della zona, era radunata fin dall’alba davanti al palazzo de Petra, ornato di drappi di varie sorti e colori, ondeggianti dalle finestre e dalle logge. La sala maggiore brulicava di signori e signore di ogni rango, di ogni età, gareggianti fra loro in eleganza e in gaiezza di vesti di nuove fogge. Vi era tutta un’ondata di gioia schietta e vivace. Quale ragione di questa adunata festosa? Come potete immaginare, in quella mattina Don Vincenzo de Petra col rispettivo intervento del Governatore Camerlengo ed Eletti innanzi a tutti i componenti della Università, faceva collocare dentro il cortile antistante il palazzo il suo “Marzocco” in segno di padronanza e di dominio…”

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Lupi Mannari – Speciale Halloween


— di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

Il racconto che leggerete è una libera rielaborazione delle storie che si raccontavano un tempo a Castel di Sangro sulla figura del licantropo.

Miniatura medievale: https://historycollection.com/12-crazy-descriptions-from-medieval-bestiaries/8/

Socchiuse gli occhi mentre affondava i denti nel succulento cosciotto di tacchino. Lucia, seduta in un angolo della stanza accanto alla madre, fissava ora l’uomo che mangiava avidamente, ora suo padre che sedeva dall’altra parte del tavolo. Era in attesa della risposta che avrebbe cambiato la sua vita.

Il padre di Lucia aspettò in silenzio che l’uomo finisse di divorare il tacchino poi stappò la bottiglia di vino e passò il bicchiere al suo ospite. Lucia trattenne il respiro e finalmente il padre parlò: “Si può fare”.

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madonna nera cover

La settima Luna Nera

Demetra si alzò per tornare all’Olimpo. Mentre la dea si allontanava nel suo lungo peplo turchino, il bianco orzo che si era celato malignamente nel suolo riapparve alla luce. I solchi aridi diventavano molli di terra grassa, mentre le foglie e i fiori tornavano a offrirsi al sole, come se nulla fosse successo e la natura si stesse sciogliendo pigramente da un lungo sonno

R. Calasso – Le nozze di Cadmo e Armonia

Esiste un collegamento tra il culto delle Madonne Nere e la luna nera? Cercheremo, in questo articolo, partendo dall’analisi dei miti e dei culti antichi di capirne di più.

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storie di fantasmi

Storie di fantasmi – il podcast

Podcast dell’articolo STORIE DI FANTASMI A CASTEL DI SANGRO
Un ringraziamento particolare a Rina Di Carlo, la voce narrante delle storie.

Leggi anche STORIE DI SPETTRI

I racconti presentati nel podcast e negli articoli sono realmente accaduti.

— Concetta e Giovanni

I dolci della sposa

di Concetta Rocci

Nel 1487 durante il banchetto di nozze di Lucrezia d’Este furono servite 28 portate, in piatti d’oro e d’argento, che vennero prima condotte in corteo nella piazza antistante al palazzo.

Da sempre in Abruzzo, pur senza le esagerazioni dei sontuosi banchetti rinascimentali, anche le famiglie più modeste si adoperavano con fantasia e ingegno affinché il pranzo di nozze fosse il più ricco e dignitoso possibile. Quasi una cerimonia, che seguiva la cerimonia religiosa, scandita da riti tramandati di generazione in generazione.

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Il bacio dell’Addolorata

A Castel di Sangro, tra i riti della Settimana Santa quelli del Venerdì Santo sono senza dubbio i più suggestivi e ricchi di pathos. Essi hanno il loro culmine nella processione dell’Addolorata e del Cristo Morto. Una processione scandita da riti antichi e caratterizzata, soprattutto nel passato, da una grandissima partecipazione di fedeli.

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La leggenda della gallina d’oro

Una notte, ad un boscaiolo, apparve in sonno il nonno morto da poco. Il nonnetto lo salutò e poi gli disse: “Va all’Arazzecca, che conosci bene, e lì troverai un grande tesoro. Sali presso la cima con un sacco e una zappa, vedrai un albero con una grossa pietra ai suoi piedi. Scava lì sotto e troverai una gallina d’oro e tanti pulcini dorati anch’essi”.

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Mazzamarielle e altre creature dispettose

Al tempo dei nostri nonni accadeva talvolta un fatto bizzarro: recandosi di buon mattino nelle stalle ben chiuse, sorpresi trovavano il crine dei cavalli intrecciato. Armati quindi di buona pazienza, cominciavano la giornata tentando di sciogliere quei nodi, così intricati da sembrare fatti da qualche essere magico.

Si diceva che fosse opera dei Mazzamarielle, i dispettosi folletti dal berrettino rosso.

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