Che funzione avevano le pietre a forma di uovo?
Che cos’era la pietra del fulmine, ritenuta in Abruzzo dai nostri antenati uno tra i più potenti amuleti contro il male?
Lo scopriremo insieme nel corso della nostra indagine che ci riserverà, come sempre, delle piccole sorprese.
Categoria: Indagini Storiografiche Page 2 of 3
La ‘Candida Rosa’, con questo simbolo Dante immaginava il luogo Celeste dove, nei suoi petali, dimoravano le anime dei più puri: santi e beati. Ma in luoghi a noi ben più vicini vi riposano i corpi, e Castel di Sangro ha ospitato ed ospita ancora le spoglie mortali di cinque di loro, che avevano vissuto una vita retta nella via religiosa che avevano abbracciato.
Salve a tutti,
in queste settimane abbiamo lavorato alla realizzazione di una parte del video documentario sulla figura del vampiro nel folklore italiano per il canale Misteri Channel Show.
Il video è finalmente online e potete guardarlo dal player qui in basso.
Concetta ed io ci siamo quindi presi una piccola pausa dalla redazione dei consueti articoli per provare a riscrivere la vicenda della sepoltura vampirica, della quale vi abbiamo narrato nell’articolo speciale di Halloween, sotto forma di sceneggiatura documentaristica. Per portare il video a compimento, tuttavia, fondamentale è stato l’aiuto di Bice Buzzelli che ha interpretato la sceneggiatura e di Andrea Rocci che si è occupato delle riprese e del montaggio. Pertanto li ringraziamo per lo splendido lavoro svolto.
In ultimo desideriamo ringraziare Dario Sanfilippo di Misteri Channel Show, che ci ha dato l’opportunità di provare questa nuova esperienza e Salvo Lorenzini che ha interpretato la loro parte di documentario.
Ci auguriamo che il video sia di vostro sincero gradimento
— Concetta e Giovanni
L’Abruzzo, a causa delle sue caratteristiche e del suo storico isolamento, è tra le regioni italiane che più hanno visto fiorire, e tramandare più a lungo nel tempo, atavici riti e ataviche credenze soprattutto di carattere popolare.
Abbiamo riportato nell’articolo solo una piccola selezione delle numerosissime tradizioni, pratiche e credenze popolari abruzzesi relative al tema della previsione del futuro. Al fine di agevolarne la lettura, abbiamo ritenuto opportuno suddividere i riti e le credenze per gruppi tematici.
Ci auguriamo che il nostro modesto articolo possa costituire, per voi, un piccolo spaccato sul mondo dei nostri antenati.
Il desiderio di conoscere il proprio destino è comune a tutti gli uomini, in ogni epoca e in ogni angolo del Pianeta.
Nella prima parte dell’articolo vi abbiamo parlato della chiaroveggenza in epoca greca e romana, e vi abbiamo parlato ampiamente delle inquietanti profezie di Nostradamus e Malachia.
In questa seconda parte dell’articolo, conosceremo un’anonima e poco nota, ma incredibile, profezia sulla fine del mondo; parleremo di forme di divinazione orientali: Il destino sulle foglie di palma e Il Libro dei Mutamenti; inoltre inizieremo il nostro viaggio tra i riti di divinazione in Abruzzo partendo dalla Rosa della Madonna.
Gaio Svetonio Tranquillo, scrittore latino del I-II secolo d.C, racconta che Calpurnia, moglie di Giulio Cesare, ebbe un sogno premonitore alla vigilia dell’assassinio del marito e che, subito dopo, le porte della sua camera da letto si spalancarono, da sole, all’improvviso.
A molti di noi, almeno una volta nella vita, sarà capitato, come a Calpurnia, di avere avuto un sogno o un semplice presentimento poi avveratisi. Possibile che tutto ciò sia solo frutto di coincidenze e suggestioni?
La lunga vita: il sogno immemore dell’uomo mortale, che sconfiggendo la nera mietitrice sarebbe così asceso al rango divino. Da quando è nata la scrittura, le leggende ci narrano di epopee per la conquista del nettare che avrebbe regalato all’eroe l’immortalità. Da Adapa e Gilgamesh dei Sumeri, al frutto dell’albero della Vita proibito ad Adam ed Hawwah dopo aver consumato del frutto della Conoscenza, sino all’elixir vitae: la pozione bramata dagli alchimisti, sono innumerevoli le vicende che si sono svolte attorno al concetto di un fluido in grado di donare l’immortalità.
Da sempre la parola casa è sinonimo di famiglia ed è alla base di ogni civiltà. Di conseguenza è luogo da difendere, contro le minacce esterne, ad ogni costo, con tutti i mezzi a disposizione: cancelli, chiavistelli, inferriate, mura, mastini da guardia…
Ma il discorso cambia, si fa più complicato, quando anche le più possenti mura risultano inutili, quando i pericoli che insidiano la propria casa e la propria famiglia sono invisibili, perché appartengono alla sfera dell’immateriale e del soprannaturale.
Nel precedente articolo (consultabile a questo link) abbiamo analizzato a fondo il potere che veniva attribuito agli elementi primordiali: fuoco ed acqua, per proteggere la propria abitazione ed i propri cari dalle forze maligne, siano esse viste come sovrannaturali ma anche come forze avverse della natura.