— di Concetta Rocci
Il pellicano uccide i suoi piccoli disobbedienti. A volte i piccoli, invece, vengono uccisi da serpenti. Ma in entrambi i casi, passati tre giorni, il genitore riporta i propri figli al mondo sacrificando la sua vita: tramite il sangue del proprio cuore.
Ciò che avete appena letto è narrato nel Physiologus, testo del II – III secolo d.C. redatto ad Alessandria d’Egitto che contiene la descrizione allegorica, soprattutto di carattere religioso, di animali e piante (reali e immaginari).
L’iconografia cristiana ha sempre attribuito al pellicano un alto valore simbolico accostandolo al sacrificio di Gesù sulla croce. Il sangue di Cristo, che purifica e redenta l’Umanità.