di Concetta Rocci

Vogliamo azzardare inoltre un possibile retaggio religioso legato alla presenza del miele non solo in gran parte dei torroni ma in molti dolci di Natale. La mitologia greca narra, ad esempio, che Zeus bambino venne nutrito con il miele delle api del monte Ida. Quindi il miele veniva considerato alimento sacro, cibo degli dei e offerto dagli dei. Non a caso, il miele ricorre spesso anche nei racconti biblici dove gli viene affidato un alto valore simbolico. Detto ciò è ipotizzabile un collegamento arcaico tra il miele e la sacralità della nascita di Gesù Bambino.

In alcune culture antiche il miele era anche considerato un elemento purificatore e veniva offerto ai defunti. Gli Spartani se ne servivano come unguento per i loro re morti.

Cominciamo però ora un breve viaggio tra i torroni e i torroncini abruzzesi, tra i più famosi e gustosi d’Italia. Ne abbiamo selezionato solo un piccolo campione concentrandoci sulla particolarità e sugli aneddoti più curiosi.


TORRONE AQUILANO

È un torrone molto morbido a base di cioccolato, miele, nocciole, zucchero, albumi. Fu Ulisse Nurzia a crearlo agli inizi del 1900, rivoluzionando il mondo dei torroni e facendolo diventare un prodotto di pregio ricercatissimo.

torrone Nurzia
Torrone Nurzia – L’Aquila

Si racconta che Ulisse, trasferitosi a Milano su richiesta degli imprenditori dell’epoca, iniziò la produzione del suo torrone, ma dovette affrettarsi a tornare a L’Aquila perché il torrone aveva perso le sue caratteristiche, caratteristiche, si dice, donate dall’aria della città e dall’acqua del Gran Sasso.


TORRONE AI FICHI SECCHI

È originario della provincia di Chieti ed è fatto principalmente con fichi secchi schiacciati, miele, gherigli di noce, zucchero, aromi vari tra cui cannella e buccia di limone. Ne esistono diverse varianti.


TORRONE DI GUARDIAGRELE

È un croccante composto da mandorle intere e tostate, zucchero, cannella e frutta candita. Questo torrone, di piccole dimensioni (80 grammi) e di colore scuro, sembra che fosse molto apprezzato da Ignazio Silone che ne faceva spesso dono ai suoi amici.


SPUMINI ABRUZZESI

Sono torroncini tradizionali in tutto il territorio abruzzese, presentando leggere varianti da zona a zona. Hanno forma di barrette e sono ricoperti di glassa. Sono costituiti da un impasto a base di mandorle tritate, zucchero, limone grattugiato, cannella, chiara d’uovo.

Spumini abruzzesi
Spumini Abruzzesi – Panificio Donatelli – Castel di Sangro

Oltre ad essere dolci natalizi, gli spumini vengono realizzati anche in altre ricorrenze importanti. Ad esempio a Barrea si offrono, per tradizione, soprattutto in occasione dei matrimoni. Un tempo i torroncini di Barrea avevano una consistenza dura. Oggi invece è presente sia una versione dura che una morbida.


TORRONE DI CASTEL DI SANGRO

Vogliamo chiudere il nostro articolo parlandovi di un croccante poco conosciuto fuori dalla nostra cittadina, ma legato ai ricordi dell’infanzia. Vorremmo che fosse solo un piccolo esempio per comprendere quanto ricca e variegata è la tradizione gastronomica abruzzese.

Torroncini di Castel di Sangro
particolare torroncino croccante di castel di sangro
Torroncino croccante – Pasticceria Serricchio – Castel di Sangro

Avvolto in caratteristiche carte colorate, il croccante è realizzato con mandorle intere, zucchero, vaniglia e cannella.


Si ringrazia la signora Anna Carlini di Barrea per aver fornito alcune utili informazioni necessarie alla realizzazione di questo articolo.

BIBLIOGRAFIA E APPROFONDIMENTI
AUTORI VARI – Dizionario Gastronomico Larousse volume 4;
AUTORI VARI – Guida ai Prodotti Tradizionali d’Abruzzo;
AUTORI VARI – Antichi ‘Sapori’ Riscoperta delle Tipiche Ricette Regionali Italiane-Società Pubblicità Editoriale IL TEMPO;
AUTORI VARI –Antichi ‘Sapori’ Riscoperta delle Tipiche Ricette Abruzzesi e Molisane-Società Pubblicità Editoriale IL TEMPO;
BIEDERMANN H.- Simboli.