La ‘Candida Rosa’, con questo simbolo Dante immaginava il luogo Celeste dove, nei suoi petali, dimoravano le anime dei più puri: santi e beati. Ma in luoghi a noi ben più vicini vi riposano i corpi, e Castel di Sangro ha ospitato ed ospita ancora le spoglie mortali di cinque di loro, che avevano vissuto una vita retta nella via religiosa che avevano abbracciato.
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Dove un tempo si veneravano le dee, il principio femminile, la Creatrice, si venerava al contempo l’acqua primordiale nella quale la vita era generata ed a Castel di Sangro, non sfuggirà all’attento osservatore, che tanto il rapporto con l’acqua che la devozione alle Marie è tutt’oggi il fulcro della spiritualità della popolazione.