— di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

…in un bel mattino dell’estate del 1671, i Castellani e gli abitanti dei dintorni sono chiamati a partecipare ad una festa del tutto singolare, straordinaria. Molta, tanta gente convenuta anche dai vari paesi della zona, era radunata fin dall’alba davanti al palazzo de Petra, ornato di drappi di varie sorti e colori, ondeggianti dalle finestre e dalle logge. La sala maggiore brulicava di signori e signore di ogni rango, di ogni età, gareggianti fra loro in eleganza e in gaiezza di vesti di nuove fogge. Vi era tutta un’ondata di gioia schietta e vivace. Quale ragione di questa adunata festosa? Come potete immaginare, in quella mattina Don Vincenzo de Petra col rispettivo intervento del Governatore Camerlengo ed Eletti innanzi a tutti i componenti della Università, faceva collocare dentro il cortile antistante il palazzo il suo “Marzocco” in segno di padronanza e di dominio…”

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