— di Concetta Rocci
Nel 1487 durante il banchetto di nozze di Lucrezia d’Este furono servite 28 portate, in piatti d’oro e d’argento, che vennero prima condotte in corteo nella piazza antistante al palazzo.
Da sempre in Abruzzo, pur senza le esagerazioni dei sontuosi banchetti rinascimentali, anche le famiglie più modeste si adoperavano con fantasia e ingegno affinché il pranzo di nozze fosse il più ricco e dignitoso possibile. Quasi una cerimonia, che seguiva la cerimonia religiosa, scandita da riti tramandati di generazione in generazione.