Demetra si alzò per tornare all’Olimpo. Mentre la dea si allontanava nel suo lungo peplo turchino, il bianco orzo che si era celato malignamente nel suolo riapparve alla luce. I solchi aridi diventavano molli di terra grassa, mentre le foglie e i fiori tornavano a offrirsi al sole, come se nulla fosse successo e la natura si stesse sciogliendo pigramente da un lungo sonno

R. Calasso – Le nozze di Cadmo e Armonia

Esiste un collegamento tra il culto delle Madonne Nere e la luna nera? Cercheremo, in questo articolo, partendo dall’analisi dei miti e dei culti antichi di capirne di più.

Fin dai tempi antichi i cicli lunari influivano e influenzavano le azioni umane. Semine, raccolti, affari e superstizioni seguivano il mutare della luna ma in realtà tutta la Natura si muoverebbe al suo ritmo. Infatti secondo la tradizione popolare, la luna oltre alle maree influenzerebbe ogni essere vivente, dai germogli a tutte le creature composte in parte di acqua.

Luna sopra le spighe – immagine presa dal web

Nella maggior parte delle culture, alla luna è associata l’essenza del femminile, derivante anche dalla analogia tra il mese lunare e il ciclo mestruale (28 giorni). Non è un caso che nel pantheon di quasi tutte le culture, molte divinità femminili erano anche divinità lunari.

Artemide (Diana), Ecate, Demetra e altre divinità greco-romane erano legate alla luna, così come Iside per gli antichi Egizi. Per i Maya, Ixchel era la dea lunare legata anche alla gestazione. Gli Inca chiamavano la luna Mama Quilla (Madre Luna), sorella e moglie del Sole inoltre, nella mitologia, era considerata progenitrice degli Inca.

Luna e dee lunari, quindi, venivano associate non solo alla femminilità ma anche alla fertilità e all’immagine della Madre. Quanto detto è evidente nelle caratteristiche attribuite alla figura della dea greca Demetra (Cerere per i Romani e Kerres per i popoli italici), con cui abbiamo aperto l’articolo. Essa era emblema della forza generatrice della terra ed era chiamata con gli appellativi di Terra Madre o Madre del Grano.

Il mito di Demetra narra che quando Persefone fu rapita da Ade, la madre Demetra, distrutta dal dolore, lasciò che la carestia affliggesse il mondo, fino a che Zeus stabilì che Persefone trascorresse sei mesi con Ade negli Inferi e sei mesi con la madre sull’Olimpo. La gioia di Demetra per il ritorno della figlia, fece sì che la sterile terra tornasse a rifiorire ogni anno.

Durer – Madonna su falce di luna

Quando il culto cristiano è subentrato alle divinità pagane, l’iconografia mariana è andata a soppiantare i culti delle dee lunari. La Madonna viene spesso rappresentata, infatti, su una falce di luna oppure con la veste ornata di stelle. Anche la corona di stelle, come noto, è un tratto distintivo di molte statue mariane.

In particolare, sembrerebbe che le enigmatiche Madonne Nere, statue lignee di epoca medievale, vengano venerate nei luoghi dove in tempi remoti si adoravano divinità legate alla fertilità e ai culti lunari. In Europa si contano diverse centinaia di statue della Vergine Nera mentre in Italia superano la cinquantina.

Oropa, Seminara, Tindari, Loreto, sono solo alcuni dei santuari italiani più noti. Nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ve ne sono ben due: Pescasseroli e Canneto (Frosinone).

Statua della Madonna Incoronata di Pescasseroli. Si può notare la presenza di punti bianchi sulla veste color blu notte, che ipotizziamo rappresentare un firmamento.
Immagine presa da www.santuaritaliani.it


Alcuni santuari hanno conservato un forte legame con gli antichi culti della fertilità. Nel santuario di Montserrat, vicino Barcellona, la statua della Madonna Nera sorregge un globo che viene toccato dalle donne per propiziare una gravidanza. Nel santuario alpino di Santa Maria d’Oropa vi è una pietra su cui le donne scivolano per guarire dalla sterilità; anche in questo caso lo scivolo della fertilità apparteneva ad un luogo di culto precristiano.

Uno dei pellegrinaggi più sentiti tra la gente dell’Alto Sangro è quello “alla Madonna Nera di Canneto”, santuario mariano situato a Settefrati in provincia di Frosinone. Dove ora sorge il santuario, preesisteva un culto pagano dedicato alla dea italica Mefitis, anch’essa collegata alla fertilità ma anche dea delle sorgenti, degli armenti e dei campi.

Statua di piccole dimensioni della Madonna di Canneto nella chiesa di Villa Scontrone – foto di Erika Iacobucci

Un’altra particolarità è la presenza, nel medesimo santuario, di una statua di Sant’Anna anch’essa bruna.

Vi sono forti indizi per propendere ad una origine precristiana connessa al culto della fertilità anche per la Madonna Nera di Pescasseroli. Nell’antichità, infatti, nel territorio del vicino paese di Opi era presente un santuario legato alla fertilità, in particolare alcuni reperti sembrerebbero appartenere al culto della dea Cerere (la greca Demetra) ed è presente la fonte Triareccia il cui nome rimanda all’effige della dea Ecate raffigurata spesso con tre volti o tre corpi appartenenti a tre dee emblema di ciascuna delle fasi lunari (e della vita). In particolare, nell’area mediterranea, vi erano tradizioni in cui in onore di Ecate venivano celebrati riti magici che si compivano nelle notti di novilunio.

Tratto da “Corso di studj teorico e pratico per la lingua greca” – Giuseppe Crispi – 1822

Alla luce di quanto detto sinora, potrebbe non essere un caso l’antica consuetudine pescasserolese di recarsi alla fonte Triareccia di Opi, conosciuta anche come Tornareccia o Ternareccia, per attingere l’acqua occorrente alla preparazione rituale dei “ceci della sposa”, dolce di cui vi abbiamo parlato IN QUESTO ARTICOLO.

Con la figura di Ecate, abbiamo già accennato alla Luna Nuova, ovvero alla Luna Nera. Secondo alcune tradizioni contadine la Luna Nera è associata alla fertilità della terra ed essa condizionava il lavoro nei campi. L’influsso di una Luna Nera, però, era considerato il più “magico”: quello della Settima Luna Nera.

Un particolare assai rilevante è che in realtà a Pescasseroli vi sono due Madonne Nere: la Madonna Incoronata, oggi ospitata nell’Abbazia dei Ss. Pietro e Paolo e la Madonna di Monte Tranquillo¹. La Madonna di Monte Tranquillo si festeggia l’ultima domenica di Luglio. La nostra ipotesi è che questa data sia proprio connessa alla Settima Luna Nera, che ricade generalmente nello stesso periodo. Potrebbe essere quindi il retaggio di un antico rituale pagano.

Il mistero delle Madonne Nere diviene ancor più intrigante se consideriamo che molte delle località che ospitano queste particolari statue erano anche luoghi rilevanti per i Templari. È il caso di Vassivière in Francia, Siones in Spagna e forse anche Pescasseroli considerando l’importanza strategica del tratturo Pescasseroli-Candela, via di comunicazione per le Puglie e per la Terra Santa, che i Templari avrebbero probabilmente presidiato. Studiosi hanno trovato, infatti, diverse prove della presenza dei mitici Cavalieri del Tempio sul territorio, in particolare la domus denominata San Nicola del Tempio (in località Tempoli o Témblë in pescasserolese), di cui sono ancora presenti i ruderi, nel punto terminale abruzzese del tratturo, tra Pescasseroli e Bisegna.

Sappiamo che i Templari sono collegati al fiorire delle cattedrali gotiche. Pare che unendo su una carta geografica tutte le cattedrali dedicate alla Madonna nel nord della Francia, esse siano la riproduzione sulla Terra della costellazione della Vergine (Notre-Dame de Paris, Strasburgo, Bourges, Chartres, Rouen, Reims, Amiens, Beuvais, Bayeux, Laon, L’Epine ed Evreux). Tra queste cattedrali, quella di Chartres è tra le più imponenti e custodisce una veneratissima Vergine Nera. L’osservazione della costellazione della Vergine si perde nella notte dei tempi. Gli Egizi, ad esempio, vi identificarono la dea Iside che avrebbe formato la Via Lattea lanciando in cielo milioni di chicchi di frumento.

Dee della fertilità, riti per la protezione dei campi e degli armenti, tratturi, Templari e Madonne Nere sembrerebbero tutti collegati tra loro; un ulteriore possibile indizio è dato dalla presenza di diverse Vergini Nere adorate dai pastori transumanti e dalle popolazioni dei paesi che sorgevano lungo le vie tratturali. La Madonna Nera di Pescasseroli veniva condotta in processione per un pezzo del tratturo quando i pastori partivano per le Puglie. Un’altra nota Madonna Nera è infatti l’Incoronata di Foggia. Non era un’eccezione che fossero soprattutto i più umili a venerare la Madonna Nera; a Seminara (Calabria), uno dei maggiori luoghi di culto della Vergine Nera, essa viene chiamata con l’appellativo di “Madonna dei Poveri”. Secondo la tradizione, la statua, trovata nella terra, si lasciò trasportare a Seminara solo da un gruppo di poveri. Ed è interessante notare che, date le loro caratteristiche, anche i culti delle dee pagane, come Demetra e Mefitis, si diffusero tra le classi più povere.

Tutti questi tasselli, compongono un unico, grande mosaico?

Resta il mistero, della Settima Luna Nera.

— di Concetta Rocci e Giovanni Santostefano

Un particolare ringraziamento a Silvano Di Pirro per averci fornito utilissime informazioni per la nostra ricerca ed Erika Iacobucci per la foto del pellegrinaggio a Canneto.


¹ La statua attualmente presente al santuario di Monte Tranquillo è una riproduzione moderna dell’antica Madonna Nera, trafugata e recuperata dalla popolazione più volte nel corso della storia fino al furto definitivo avvenuto in tempi recenti.

BIBLIOGRAFIA E APPROFONDIMENTI

  • BIEDERMANN H., Simboli;
  • GENZEMER H.-HELLENBRAND U., I misteri dell’umanità;
  • PALAZZI F.- GHEDINI G., Piccolo dizionario di mitologia e antichità classiche;
  • VILLIERS E.– Amuleti, talismani e altre cose misteriose;
  • CHIRLOT J.- Dizionario dei simboli
  • BOCCIA D.- Il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo dalla preistoria al medioevo
  • http://sanniti.info/
  • http://www.pescasseroliew.it