Il diacono Giustiniano era gravemente malato perché aveva una gamba afflitta dalla cancrena. Una notte sognò che i Santi Cosma e Damiano sostituivano la sua gamba malata con una gamba sana presa dal cadavere di un uomo etiope morto da poco. Al risveglio il diacono constatò che non si era trattato solo di un sogno ma di un vero e proprio miracolo.
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Il timore di uno sguardo invidioso (malocchio) e il desiderio di difendersi dal suo influsso negativo era molto comune nel passato e, in un certo qual modo, questo timore ancora persiste ai nostri giorni.
Per difendersi dall’occhio cattivo si faceva ricorso ad amuleti, simboli e formule.
In alcuni paesi dell’Alto Sangro e dell’area peligna, la scampagnata del lunedì successivo alla Pasqua è chiamata nel gergo locale: passar l’acqua.
La vita è solo un’altra morte La morte non è la fine, ma l’inizio della vita.
Friedrich Hebbel
Per gli antichi Egizi, ogni persona era costituita da cinque componenti essenziali: il ka, il ba, l’ombra, l’akh e il nome. Il ba era la componente più simile alla nostra concezione di anima e di solito veniva raffigurata come un uccello dal volto umano.
Prosegue il nostro viaggio tra i prodotti gastronomici della tradizione natalizia del nostro territorio. Lo scorso anno focalizzammo la nostra attenzione su due dolci, particolarissimi: il capitone di Barrea e i susamielli di Castel di Sangro.
In quest’articolo parleremo delle ciambelline di Ateleta e delle pizze fritte di Castel di Sangro.
Che funzione avevano le pietre a forma di uovo?
Che cos’era la pietra del fulmine, ritenuta in Abruzzo dai nostri antenati uno tra i più potenti amuleti contro il male?
Lo scopriremo insieme nel corso della nostra indagine che ci riserverà, come sempre, delle piccole sorprese.
A Castel di Sangro si conserva il ricordo di un misterioso cavallo bianco che appariva tra le rovine del castello medievale e, discendendo il Colle di San Giovanni, giungeva verso “Vivaluccio” sino all’abbeveratoio.
Quando il cavallo bianco si manifestava, di lì a poco si sarebbero verificate disgrazie ed eventi negativi per la città.
Salve a tutti,
in queste settimane abbiamo lavorato alla realizzazione di una parte del video documentario sulla figura del vampiro nel folklore italiano per il canale Misteri Channel Show.
Il video è finalmente online e potete guardarlo dal player qui in basso.
Concetta ed io ci siamo quindi presi una piccola pausa dalla redazione dei consueti articoli per provare a riscrivere la vicenda della sepoltura vampirica, della quale vi abbiamo narrato nell’articolo speciale di Halloween, sotto forma di sceneggiatura documentaristica. Per portare il video a compimento, tuttavia, fondamentale è stato l’aiuto di Bice Buzzelli che ha interpretato la sceneggiatura e di Andrea Rocci che si è occupato delle riprese e del montaggio. Pertanto li ringraziamo per lo splendido lavoro svolto.
In ultimo desideriamo ringraziare Dario Sanfilippo di Misteri Channel Show, che ci ha dato l’opportunità di provare questa nuova esperienza e Salvo Lorenzini che ha interpretato la loro parte di documentario.
Ci auguriamo che il video sia di vostro sincero gradimento
— Concetta e Giovanni
Da sempre la parola casa è sinonimo di famiglia ed è alla base di ogni civiltà. Di conseguenza è luogo da difendere, contro le minacce esterne, ad ogni costo, con tutti i mezzi a disposizione: cancelli, chiavistelli, inferriate, mura, mastini da guardia…
Ma il discorso cambia, si fa più complicato, quando anche le più possenti mura risultano inutili, quando i pericoli che insidiano la propria casa e la propria famiglia sono invisibili, perché appartengono alla sfera dell’immateriale e del soprannaturale.
Nel precedente articolo (consultabile a questo link) abbiamo analizzato a fondo il potere che veniva attribuito agli elementi primordiali: fuoco ed acqua, per proteggere la propria abitazione ed i propri cari dalle forze maligne, siano esse viste come sovrannaturali ma anche come forze avverse della natura.